Il
percorso che collega Cala Sisine con Cala Luna che qui descriviamo è
sicuramente più impegnativo rispetto all’altro nonostante sia più corto
(7,30 km contro i 9,70 del precedente) ed i dislivelli da superare siano
minori (280 m contro i 600 del precedente) infatti il vecchio percorso si
snoda su un sentiero agevole da percorrere e ben definito, questo in
alcuni punti si inoltra all’interno dei letti delle codule per poi
risalire tramite ripidi camminamenti che si inerpicano attraverso
instabili pietraie.
C’è pero da considerare la bellezza del percorso che, a differenza
dell’altro, che in alcuni punti risultava noioso e monotono, questo si
snoda quasi per intero su sentierini a picco sul bellissimo mare color
smeraldo caratteristico di queste zone regalandoci degli scorci da
togliere il respiro
|
L’escursione
ha inizio nel lato sinistro della spiaggia di cala Sisine in prossimità di
un vecchio rudere, da cui parte un sentiero che si inerpica sulla parete
della montagna. Nella parte iniziale il percorso da seguire è lo stesso
del precedente, il camminamento è poco evidente ed a guidarci sono i bolli
di vernice verde ed i “Milones” presenti abbastanza di frequente.
Saliamo attraverso una serie di ripidi tornanti per circa 1 km fino ad una
quota di 170 m circa in cui troviamo un bivio.
Prendendo il sentiero sulla sinistra (molto più evidente e marcato)
arriveremmo a Cala Luna attraverso il precedente percorso, noi procediamo
dritti. Da questo punto in poi bisogna usare molta cautela in quanto il
sentiero in alcuni punti non è visibile per cui bisogna seguire con molta
attenzione i bolli di vernice verdi e gli omini di pietra presenti lungo
tutto il percorso.
Continuiamo a salire fino ad arrivare a quota 250 m circa per poi
ridiscendere verso il Girove Longu e poi proseguire fino ad incontrare un
enorme lama di roccia che ci blocca il passaggio (riconoscibile per la
presenza sulla sua sommità di una roccia con le sembianze di un pupazzo) e
costringerci a scendere attraverso una cengia rocciosa nel letto del
Girove Longu fino ad incontrare una mulattiera che si inoltra all’interno
di un piccolo bosco posto in prossimità della parte terminale della Schina
Interrattas.
Proseguiamo all’interno del bosco che ricopre la parte terminale del
Girove Mannu, dopo averlo attraversato e giunti ad un passaggio obbligato
tra due enormi torrioni di 185 e 127 m di altezza ci ricongiungiamo con
una mulatiera, per il vero molto sconnessa ed in alcuni punti poco
evidente, che ci permette di scendere nel letto del “Sos Girovinos”con
l’ausilio di due tronchi di ginepro che ci fanno da scaletta.
Attenzione il punto di discesa verso il letto è piuttosto insidioso.
Una volta dentro il canale ci troviamo sovrastati da due enormi pareti
rocciose, ma proseguendo all’interno di questo canyon dopo pochi passi si
trova un punto in cui è possibile uscirne attraverso un tracciato lasciato
dagli animali (seguire con attenzione i segni verdi) che si inerpica
attraverso una pietraia posta alla nostra sinistra, fino a salire su un
evidente sella posta a 230 m di quota.
Inutile dire che il panorama è mozzafiato. Una volta arrivati in cima
troviamo una mulattiera che, superata una pietraia, scende all’interno del
“Riu Musadduoe”, canale proveniente da Punta Onamarra, per poi risalire e
passare sotto una grotta, unico punto di passaggio che ci permette di
proseguire. Superato questo punto iniziamo a scendere per poi proseguire
in piano ed inoltrarci all’interno di un piccolo bosco per poi, una volta
usciti, risalire e poi nuovamente ridiscendere attraverso una pietraia in
corrispondenza di una piccola valle fino ad riincontrare il sentiero.
Siamo a quota 120 m. Il cammino prosegue aggirando la Punta Is Giroves per
poi scendere e raccordarsi con il sentiero molto più evidente per Cala
Luna del precedente percorso.
Da questo momento dopo una serie di ripidi tornanti arriviamo nella
magnifica spiaggia di Cala Luna, dove un bagno ristoratore ci ripagherà
ampiamente della fatica sopportata per arrivare fin qui. |